15.5.16
Baudelaire
Mia cara indolente, quando ti vedo passare
al canto degli strumenti che si smorza sul soffitto,
arrestando la tua armoniosa e lenta andatura
e lasciando vagare la noia del tuo profondo sguardo;
quando contemplo, alle luci del gas che la colora,
la tua fronte pallida, abbellita da un fascino morboso
sotto le luci della sera che vi accendono un'aurora,
e i tuoi occhi avvincenti come quelli d'un ritratto,
mi dico: Com'è bella e stranamente fresca!
Massiccio il ricordo, regale e pesante torre,
l'incorona, e il suo cuore ammaccato come pesca
è maturo, come il corpo, per il saggio amore.
Sei il frutto d'autunno dal sapore sovrano?
Sei un vaso funebre che attende qualche lacrima?
Sei un profumo che fa sognare oasi lontane?
Sei un cuscino carezzevole? Sei un cesto di fiori?
Lo so che esistono quegli occhi, i più malinconici,
che non nascondono alcun raro segreto,
splendidi scrigni senza gioie, medaglioni senza reliquie
più vuoti e più profondi anche di voi, Cieli!
Ma non basta forse che tu sia l'apparenza
per allietare un cuore che fugge la verità?
Che importa che tu sei indifferente o stupida?
Maschera o messa in scena, salve! Bellezza, io t'adoro!"
l'amore della menzogna
- Baudelaire - I fiori del male
Baricco
"Quando la gente ti dirà che hai sbagliato… e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fottitene. Ricodatene. Devi fottertene. Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano solo vita… non sono quelli gli errori… quella è vita… e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca…… io questo l'ho capito, che il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro… le sue piccole tristi biglie infrangibili… e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo… sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino… ci si vede dentro tanta di quella roba… è una cosa che ti mette l'allegria addosso… non smetterla mai… e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo… meravigliosa vita."
Alessandro Baricco - Castelli di rabbia
Grossman
No, domani cadrà la pioggia e cancellerà tutto,
mentre ora questa cosa sale
e mi sommerge
e mi sommerge
- David Grossman - Che tu sia per me il coltello
Rainer Maria Rilke
Tu sei il mio giorno di festa. E quando in sogno vengo da te, porto sempre fiori tra i capelli.
Vorrei metterti dei fiori tra i capelli.
Quali? Nessuno è abbastanza semplice e commovente. Da quale maggio li
prenderò? - Ma ora io credo che tu abbia sempre una ghirlanda sui
capelli o - una corona - non ti ho mai vista diversamente. Non ti ho mai
vista altrimenti sì da non potermi rivolgere a te in preghiera.
26.4.16
Luis García Montero
Sebbene non lo sapessi, ti immaginavo con me,
facevamo mille progetti, passeggiavamo
in tutte le città che ami,
ricordavamo canzoni, facevamo rinunce,
imparando entrambi a convivere
tra la realtà e il pensiero.
Spiata all'ombra dei tuoi giorni
o per mia sorpresa durante la notte in un bar.
Così ho vissuto,
come la luce del sogno,
che non ricordi al risveglio.
- Luis García Montero
16.4.16
Charles Bukowski
Mi capisca . Io non sono come un mondo comune.
Io ho la mia pazzia, io vivo in un'altra dimensione e non ho tempo per
le cose che non hanno anima.
Charles Bukowski
Alessandro Baricco
Finivi per convincerti che non esistevi più per nessuno, nemmeno per te.
- Alessandro Baricco - Questa storia
Italo Calvino
Palomar, non amandosi, ha sempre fatto in modo
di non incontrarsi con se stesso faccia a faccia; è per questo che ha
preferito rifugiarsi tra le galassie; ora capisce che è col trovare una
pace interiore che doveva cominciare. L'universo forse può andar
tranquillo per i fatti suoi; lui certamente no.
Italo Calvino - Palomar
14.3.16
Eugenio Montale
"Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un'anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…"
- Eugenio Montale - Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida.
Paul Celan
"I tuoi occhi, orma di luce dei miei passi;
la tua fronte, solcata dal lampo delle spade;
i tuoi sopraccigli, orlo della rovina;
le tue ciglia, messi di lunghe lettere;
i tuoi riccioli, corvi, corvi, corvi;
le tue guance, stemma del mattino;
le tue labbra, ospiti tardivi;
le tue spalle, statua dell'oblìo;
i tuoi seni, amici delle mie serpi;
le tue braccia, ontani alla porta del castello;
le tue mani, tavole di morti giuramenti;
i tuoi fianchi, pane e speranza;
il tuo sesso, legge dell'incendio boschivo;
le tue cosce, ali nell'abisso;
i tuoi ginocchi, maschere della tua boria;
i tuoi piedi, teatro d'armi dei pensieri;
le tue piante, cripte di fiamme;
la tua orma, occhio del nostro addio."
- Paul Celan - Ritratto di un'ombra.
6.3.16
Gustave Flaubert
Ci si accontenta della mediocrità, come di un rifugio, quando si perde la speranza di realizzare la bellezza dei propri sogni.
- Gustave Flaubert
Il peso della farfalla
«In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva.
Dietro di loro la traccia aperta si chiude».
- Erri De Luca - Il peso della farfalla
Oriana Fallaci
Tu ritorni col cervello ed il cuore sbranati da una ferita gravissima, ma gli altri lo ignorano perché nelle apparenze tu sei come prima. Lasciali in questa illusione, non raccontare che sei cambiata, non raccontare la guerra che ti ha fatto cambiare.
— Oriana Fallaci
Cesare Pavese
Non tanto di uscire anelavo,
quanto che entrasse il mondo
nel mio vuoto e lo colorasse,
lo scaldasse con gesti o parole.
- Cesare Pavese
20.2.16
Antonia Pozzi
Vorrei che la mia anima ti fosse
leggera come le estreme foglie
dei pioppi, che s’accendono di sole
in cima ai tronchi fasciati di nebbia
Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato d’esili ombre
fino a una valle d’erboso silenzio,
al lago ove tinnisce per un fiato d’aria
il canneto e le libellule si trastullano
con l’acqua non profonda
Vorrei che la mia anima ti fosse leggera,
che la mia poesia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco –
sulle oscure voragini della terra.
-Antonia Pozzi
Sylvia Plath
Dio, la vita non è proprio altro che solitudine, malgrado tutti gli oppiacei, malgrado la stridula, posticcia allegria delle “feste”; senza scopo, malgrado il sorriso falso che tutti indossiamo. E quando infine trovi qualcuno in cui senti di poter riservare la tua anima, ti blocchi di colpo davanti alle tue stesse parole - le hai tenute dentro così a lungo, contratte nel buio, che sono ormai sbiadite, brutte, banali e fiacche. Sì, c'è l'allegria, l'autorealizzazione, lo stare insieme: ma la solitudine dell'anima, nella sua spaventosa autoconsapevolezza, è insopportabile, soverchiante.
- Sylvia Plath - Diari
Sylvia Plath
Tutto fluiva su di me con un lancinante grido di dolore. Ricorda, ricorda, questo sta accadendo ora, ora, ora. Vivilo, sentilo, stringilo. Voglio diventare pienamente conscia di tutto ciò che finora ho dato per scontato. Ti colpisce con più forza quando senti che potrebbe essere l'addio, l'ultima volta.
— Sylvia Plath - Diari
Alda Merini
Ti avrei rincorso nei sogni
lo so, e poi, lentamente
sarei scivolata nel sonno
nel sonno della follia
e lì, amandoti per sempre,
io sarei morta di amore.
- Alda Merini
24.1.16
Friedrich Nietzsche
“Così disse il ferro alla calamita:
ti odio perché mi attiri,
ma non sai trattenermi.”
- Friedrich Nietzsche
Fernando Pessoa
E questo perché sapevamo, con tutta la carne della nostra carne, che non eravamo realtà…
- Fernando Pessoa
Haruki Murakami
Chiudendo gli occhi, sentii l’odore del vento. Un vento di maggio gonfio come un frutto, che aveva in sé la ruvidità della buccia, la morbidezza della polpa e innumerevoli semi. Quando il frutto si spaccò nel cielo, i semi vennero a mitragliarmi il braccio nudo, soffici proiettili che mi lasciarono una leggera sensazione di dolore.
Haruki Murakami - I salici ciechi e la donna addormentata
19.1.16
Charles Baudelaire
Sento allargarsi nel mio essere un abisso,
questo abisso è il mio cuore!
Ardente come un vulcano, profondo come il vuoto!
Nulla sazierà questo mostro gemebondo”
- Charles Baudelaire - da Donne Dannate - Delfina e Ippolita - I fiori del male
Nicolas de Chamfort
Quando si è stati a lungo tormentati e fiaccati dalla propria sensibilità, ci si accorge che bisogna vivere alla giornata, dimenticare molto e dare un colpo di spugna alla vita a mano a mano che passa.
— Nicolas de Chamfort
Eleonora Duse
"Prima di lui non esistevo. Se trovo un'estasi in scena, è perchè mi ricordo di lui. Se ho un'inflessione di voce che fa tremare il pubblico, è perchè mi ricordo di lui. Se infine trovo alle cose vive ancora un fascino, è perchè mi ricordo del giorno in cui le ho viste attraverso il suo sguardo.”
— Eleonora Duse in una lettera a Gabriele d’Annunzio
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