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4.1.18
Pablo Neruda
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò lì…
- Pablo Neruda
6.6.17
Pablo Neruda
Tutta la notte ho dormito con te
vicino al mare, nell'isola.
Eri selvaggia e dolce tra il piacere e il sonno,
tra il fuoco e l'acqua.
Forse assai tardi
i nostri sogni si unirono,
nell'alto o nel profondo,
in alto come i rami che muove uno stesso vento,
in basso come rosse radici che si toccano.
Forse il tuo sogno
si separò dal mio
e per il mare oscuro
mi cercava,
come prima,
quando ancora non esistevi,
quando senza scorgerti
navigai al tuo fianco
e i tuoi occhi cercavano
ciò che ora
- pane, vino, amore e collera -
ti do a mani piene,
0perché tu sei la coppa
che attendeva i doni della mia vita.
Ho dormito con te
tutta la notte, mentre
l'oscura terra gira
con vivi e con morti,
e svegliandomi d'improvviso
in mezzo all'ombra
il mio braccio circondava la tua cintura.
Ne la notte ne il sonno
poterono separarci.
Ho dormito con te
e svegliandomi la tua bocca
uscita dal sonno
mi diede il sapore di terra,
d'acqua marina, di alghe,
del fondo della vita,
e ricevetti il tuo bacio
bagnato dall'aurora,
come se mi giungesse
dal mare che ci circonda.
- Pablo Neruda - La notte nell'isola
2.8.16
Pablo Neruda
«Questa volta lasciami
essere felice,
non è successo nulla a nessuno non sono in nessun luogo,
semplicemente
sono felice
nei quattro angoli
del cuore, camminando, dormendo o scrivendo.
Che posso farci, sono felice,
sono più innumerabile dell’erba
nelle praterie,
sento la pelle come un albero rugoso, di sotto l’acqua,
sopra gli uccelli,
il mare come un anello
intorno a me,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.»
– Pablo Neruda - Ode al giorno felice / Odi elementari
13.9.15
Pablo Neruda
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell'alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita. Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.
Pablo Neruda
15.3.15
Neruda
Quando ti diranno che t’ho dimenticata, e anche se sarò io a dirlo, quando io te lo dirò, non credermi.
Pablo Neruda
29.11.14
fino alla fine della vita
Addio, ma con me sarai, verrai dentro una goccia di sangue che circolerà nelle mie vene, o fuori, bacio che mi brucia il volto o cinturone di fuoco nella mia cintola.
Dolce mia, accogli il grande amore che uscì dalla mia vita e che in te non trovava territorio come l’esploratore sperduto nell’isola del pane e del miele.
Io ti trovai dopo la tormenta, la pioggia lavò l’aria e nell’acqua i tuoi dolci piedi brillarono come pesci.
Adorata, vado alle mie battaglie.
Graffierò la terra per farti una grotta e lì il tuo Capitano t’attenderà con fiori nel letto.
Non pensar più mai dolcezza, al tormento che passò tra di noi come un fulmine di fosforo lasciandoci forse la sua bruciatura.
Venne anche la pace, perché torno a lottare alla mia terra, e poiché ho il cuore completo con la parte di sangue che mi desti per sempre, e poiché reco le mani piene del tuo essere nudo, guardami, guardami, guardami per il mare, che vado raggiante, guardami per la notte che navigo, e mare e notte sono gli occhi tuoi.
Non sono uscito da te quando m’allontano.
[…]
Amore, quando ti diranno che t’ho dimenticata, e anche se sarò io a dirlo, quando io te lo dirò, non credermi:
chi e come potrebbe reciderti dal mio petto, e chi raccoglierebbe il mio sangue quando verso di te m’andassi dissanguando?
Ma neppure posso dimenticare il mio popolo, vado a lottare in ogni strada, dietro ogni pietra.
Anche il tuo amore m’aiuta:
è un fiore chiuso che ogni volta mi empie del suo aroma e che s’apre d’improvviso dentro di me come una grande stella.
Amore mio è notte.
L’acqua nera, il mondo addormentato mi circondano.
Poi verrà l’aurora, e nel frattempo io ti scrivo per dirti “Ti amo”.
Per dirti Ti amo, cura, pulisci, innalza, difendi il nostro amore, anima mia.
Io te lo lascio come se lasciassi un pugno di terra con semi.
Dal nostro amore nasceranno vite.
Nel nostro amore berranno acqua.
Forse arriverà un giorno in cui un uomo e una donna, uguali a noi, toccheranno questo amore, e ancora avrà forza per bruciare le mani che lo toccheranno.
Chi fummo? Che importa?
Toccheranno questo fuoco, e il fuoco, dolce mia, dirà il tuo semplice nome e il mio, il nome che tu sola sapesti, perché tu sola sulla terra sai chi sono, e perché nessuno mi conobbe come una, come una sola delle tue mani, perché nessuno seppe come, né quando, il mio cuore stette ardendo solamente i tuoi grandi occhi grigi lo seppero, la tua grande bocca, la tua pelle, i tuoi seni, il tuo ventre, le tue viscere e l’anima tua che io risvegliai perché restasse a cantare fino alla fine della vita.
Pablo Neruda
27.9.14
Pablo Neruda - Tina Modotti
Tina Modotti
…La nuova rosa è la tua, la nuova terra è tua:
hai indossato una nuova veste di seme profondo
e il tuo soave silenzio si colma di radici.
Non dormirai invano, sorella.
Puro è il tuo dolce nome, pura è la tua fragile vita:
di ape, ombra, fuoco, neve, silenzio, spuma
d’acciaio, linea, polline, si costruì la tua ferrea,
la tua delicata struttura.
Lo sciacallo sul gioello del tuo corpo addormentato
ancora protende la penna e l’anima insanguinata
come se tu potessi, sorella, sollevarti
sorridente sopra il fango…
Pablo Neruda – Ode a Tina Modotti
13.7.14
ma io sarò lì
Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò lì.
1.5.14
sparso nel cuore
Nella notte
del tuo cuore
la goccia del
tuo nome lento
In silenzio
circola e cade
e rompe e
svolge la sua acqua.
Qualcosa vuole
il suo lieve male
e la sua stima
infinita e corta,
come il passo
di un essere perduto
udito
d’improvviso.
D’improvviso,
d’improvviso udito
e sparso nel
cuore
con triste
insistenza e aumento
come un sogno
freddo d’autunno.
La spessa
ruota della terra
Il suo
pneumatico umido d’oblio
fa rotolare,
tagliando il tempo
in metà
inaccessibili.
Le sue dure
coppe coprono la tua anima
sparsa nella
terra fredda
con le sue
povere scintille azzurre
che volano
nella voce della pioggia.
Lamento lento
– P. Neruda
28.6.13
la Regina
....Quando vai per le strade nessuno ti riconosce.
Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda
il tappeto d'oro rosso
che calpesti dove passi,
il tappeto che non esiste....
Pablo Neruda - estratto "La regina" da Todo el Amor
31.5.13
graffia dentro
John Everett Millais - Ophelia - 1851 |
Qualcosa d'immensa fuga, che non se ne va, che graffia dentro,
qualcosa che nelle parole scava pozzi tremendi, qualcosa che,
contro tutto s'infrange,
contro tutto ( ... )
Pablo Neruda
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