Come la volta notturna io t'adoro,
o vaso di tristezza, grande taciturna,
e tanto più t'amo perché mi sfuggi e sembri,
tu, bella che adorni le mie notti,
più ironicamente accumulare leghe
che separano le mie braccia dalle azzurre immensità.
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E m'avanzo all'attacco, e m'arrampico all'assalto,
come una schiera di vermi su un cadavere,
e tutto amo di te, belva implacabile e crudele,
perfino questa freddezza che ti fa più bella!
Charles Baudelaire - XXIV. da I fiori del male