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27.1.13

Toulouse-Lautrec




Henri de Toulouse-Lautrec, nasce ad Albi, nel 1864, da una famiglia di antichissima nobiltà. Fin da bambino comincia a disegnare; nei due periodi di immobilità a cui lo costringono le deboli condizioni di salute, aggravate da due cadute, che gli causano la frattura dei due femori e che gli bloccano lo sviluppo e la crescita degli arti inferiori. Nel 1872 la famiglia si trasferisce a Parigi, dove per mezzo del padre, conosce il pittore René Princeteau, che lo indirizza verso dipinti con soggetti equestri. Nel 1882 frequenta lo studio di Léon Bonnat e l’anno seguente segue con profitto le lezioni di Fernand Cormon. Allo stesso tempo, conosce gli impressionisti e studia le loro opere, in particolare quelle di Van Gogh e Degas, anche se non partecipa mai alle loro mostre. A causa della sua deformità fisica, egli si sente rifiutato e compatito; vuole quindi frequentare esclusivamente gli ambienti di Montmartre: le sale da ballo, i teatri e i caffè-concerto, diventano gli scenari dei suoi dipinti più famosi. Collabora in qualità di disegnatore umoristico, a numerosi giornali, sperimentando tecniche d’incisione, disegnando una trentina di manifesti. 

The kiss (1892)

Questi suscitano scalpore per le notevole tecniche stilistiche innovative, dovuto al suo interesse per le stampe giapponesi. Altro discorso merita la parte di sue composizioni (una serie di quaranta quadri) composte nella prima metà degli anni novanta; dedicate alle case di tolleranza parigine; da questo, lo scandalo che ne deriva contribuisce a creare attorno a lui il mito dell’artista trasgressivo e maledetto. Muore a soli 37 anni nel 1901 a Malromé.


In Bed: the kiss (1892)

Nel 1893, l’artista va a vivere in una delle più lussuone case chiuse, che ha sede in un palazzo del Seicento, arredata con mobilio del Settecento, con quadri di pittori come Eugène Boudin, tutti clienti e amici della tenutaria Blanche d’Egmont. Per lei Toulouse-Lautrec realizza una decorazione (oggi persa), composta da sedici elementi. Durante il suo soggiorno ha una breve relazione con una delle ragazze, la “Grande Mireille” ed esegue una serie di dipinti dedicati alle prostitute. Quattro opere in tutto (tra cui questa) vorrebbero la rappresentazione di coppie lesbiche. Due delle altre tre (tutte in collezioni private), sono intitolate il “bacio” appaiono ancora più esplicite nella rappresentazione erotica.

The Sofa (1894)

Nelle maisons close il lesbismo viene condannato, ma è ugualmente diffuso e aumenta a partire dal 1881, quando alcuni tra i locali più raffinati, per ricchi borghesi, permettono l’ingresso alle donne.




...continuerà prossimamente