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4.2.13

Achmatova-Modigliani





Anna Achmatova - Modigliani 1911




"Probabilmente io e lui non capivamo una cosa fondamentale: tutto quello che avveniva era per noi la preistoria della vita: la sua molto breve, la mia molto lunga. Il respiro dell'arte non aveva ancora bruciato, trasformato queste due esistenze: e quella doveva essere l'ora lieve e luminosa che precede l'aurora.
Ma il futuro, che, com'è noto getta la sua ombra molto prima di attuarsi, batteva alla finestra, si nascondeva dietro i lampioni, intersecava sogni e spaventava, con la terribile Parigi baudelairiana che si nascondeva in qualche posto, lì accanto."

Anna Achmatova - Amedeo Modigliani


  

Non sappiamo separarci,
vaghiamo mano nella mano.

Già comincia a imbrunire,

tu sei pensoso, io taccio.

Entriamo nelle chiese, vediamo
funerali, battesimi, matrimoni.
Senza guardarci usciamo;
perché nulla per noi?
O ci sediamo sulla neve pesta
del cimitero, sospirando appena.

E col bastone tu disegni stanze
dove staremo sempre insieme.

A. Achmatova




Il mondo dell’Achmatova è angusto come una striscia di luce penetrata in una stanza buia. 
E’ più angusto di un coltello. In esso è la sera. Il risveglio, il distacco. E’ un mondo captato per via di punture. Allo stesso modo punge il cielo il telescopio, trascegliendone le stelle e privando il mondo della sua vastità.
Victor Šklovskij