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26.4.13

Sara Kane





"E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuocollo i tuoi seni il tuo culo e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e la’ltro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l’ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l’amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te....."

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Sarah Kane nasce a Brentwood il 3 febbraio 1971 e muore suidica a Londra il 20 febbraio del 1999 è stata una scrittrice e drammaturga britannica. Autrice di numerosi testi teatrali, tra cui alcuni molto controversi per i temi trattati (stupro, cannibalismo, malattie), combatté a lungo con la depressione, che fu la causa della sua morte per suicidio appunto nel 1999. Lottò contro la depressione per molti anni, ma continuò a lavorare, e fu per un certo periodo drammaturga fissa della compagnia teatrale itinerante Paines Plough. La sua prima opera, Blasted (Dannati), che traccia parallelismi fra la Gran Bretagna e la Bosnia e contiene scene di stupri, cannibalismo e brutalità, creò il più grande scandalo teatrale a Londra dai tempi della scena della pietrificazione del bambino nello spettacolo Saved di Edward Bond; la Kane adorava il lavoro di Bond e proprio lui difese pubblicamente l'opera e il talento della Kane. Altri autori che influenzarono Sarah Kane furono Samuel Beckett, Howard Brenton e George Buchner. Di quest'ultimo la Kane diresse Woyzech. La Kane e Caryl Churchill si ammiravano e si influenzarono a vicenda. Mentre il giornalista del Daily Mail Jack Tinker aveva descritto la sua prima opera come «disgustoso banchetto di sporcizia», Sarah Kane è ora considerata come un'importante protagonista nel teatro britannico, nonché una delle figure chiave del cosiddetto in-yer-face theatre. L'opinione della critica cambiò tuttavia solo dopo la sua quarta opera, Crave (Febbre) pubblicata in questo post. L'opera fu pubblicata originariamente con lo pseudonimo di Marie Kelvedon, per fare in modo che i critici la valutassero come un'opera a sé stante e non come l'ultimo lavoro di una autrice i cui personaggi avevano succhiato gli occhi uno all'altro e cotto alla griglia i loro genitali. Crave si concentra su quattro personaggi, che hanno come nome solo una lettera, legati fra loro da relazioni la cui profondità può essere compresa solo dopo una accurata interpretazione dell'opera. Inoltre, è un'opera altamente intertestuale. Attraverso questa nuova immagine di Sarah Kane, i suoi primi testi sono stati reinterpretati, rivelando personaggi complessi con un dolore sia psicologico che fisico. La sua ultima opera, 4.48 Psychosis, fu completata poco prima della morte dell'autrice e fu rappresentata una anno dopo il suicidio. Ne 2001 il Royal Court Theatre, che aveva messo in scena tutte le prime degli spettacoli della Kane eccetto uno, ha dedicato una stagione intera alla sua opera.


Febbre