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4.1.18

Wislawa Szymborska






Amo le mappe perché dicono bugie.
Perché sbarrano il passo a verità aggressive.
Perché con indulgenza e buon umore
sul tavolo mi dispongono un mondo
che non è di questo mondo.

— Wislawa Szymborska


17.4.17

Wislawa Szymborska



Sopra il foglio bianco si preparano al balzo
lettere che possono mettersi male,
un assedio di frasi
che non lasceranno scampo.
[…]
Altre leggi, nero su bianco, vigono qui.
Un batter d'occhio durerà quanto dico io,
si lascerà dividere in piccole eternità
piene di pallottole fermate in volo.
Non una cosa avverrà qui se io non voglio.
[…]
C'è dunque un mondo
di cui reggo le sorti indipendenti?
Un tempo che lego con catene di segni?
Un esistere a mio comando incessante?
La gioia di scrivere.
Il potere di perpetrare.
La vendetta di una mano mortale.

- Wislawa Szymborska - La gioia di scrivere


27.9.15

Wislawa Szymborska





Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.


Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.



— Wislawa Szymborska








2.7.15

una mano mortale - Wislawa Szymborska




La gioia di scrivere.
Il potere di perpetuare.
La vendetta di una mano mortale.

21.5.15

Wislawa Szymborska


Deve pur esserci un'uscita, è più che certo. Ma non tu la cerchi, è lei che ti cerca, è lei fin dall'inizio che ti insegue, e il labirinto altro non è se non la tua, finchè è possibile, la tua, finchè è tua, fuga, fuga....


 Wislawa Szymborska - estratto da Elogio dei sogni



17.5.15

Wisława Szymborska







Tutto – una parola sfrontata e gonfia di boria.
Andrebbe scritta fra virgolette.
Finge di non tralasciare nulla,
di concentrare, includere, contenere e avere.
E invece è soltanto
un brandello di bufera.
 

Wisława Szymborska - Tutto






17.6.14

appunto

 
 
 
 
 
"Sono quello che sono.
Un caso inconcepibile ..
come ogni caso."
 
 
 
 
W. Svymborska
 
 
 
 
 
 
 
 
 

3.3.14

potevo essere me stessa








Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.
Poteva essermi tolta
l’inclinazione a confrontare.
Potevo essere me stessa – ma senza stupore,
e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.


da "Nella Moltitudine" Wislawa Szymborska



26.8.13

Szymborska




..."Anch'io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte..."


Wislawa Szymborska





Guidi - donna alla finestra [1921]



1.8.13

Wislawa Szymborska



e solo noi, pochi, non spogliati della pelliccia, non staccati dalle ossa, non privati dalle piume, rispettati in aculei, scaglie, corna, zanne, e in ogni altra cosa che ci venga dall'ingegnosa proteina, siamo - mio signore - il tuo sogno che ti assolve per un breve istante...


 elogio dei sogni

17.5.13

Organizzazione




 C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita. 
È tutto in ordine dentro e attorno a lui. 
Per ogni cosa ha metodi e risposte. 
È lesto a indovinare il chi il come il dove 
e a quale scopo. 
Appone il timbro a verità assolute, 
getta i fatti superflui nel tritadocumenti, 
e le persone ignote 
dentro appositi schedari. 
Pensa quel tanto che serve, 
non un attimo in più, 
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio. 
E quando è licenziato dalla vita, 
lascia la postazione 
dalla porta prescritta. 
A volte un po’ lo invidio - 
per fortuna mi passa.

 Wislawa Szymborska

24.4.13

Wislawa Szymborska











"...Deve essere a scelta. Cambiare, purchè niente cambi. E' facile, impossibile, difficile, ne vale la pena. Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri , ora grigi, neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime..."




estratto da "ritratto di donna" da 'Elogio dei sogni'

25.2.13