Io nacqui malata: uno dei sintomi più gravi e più profondi della mia infermità era il bisogno che sentivo di affezionarmi a tutto ciò che mi circondava, ma in modo violento, subito, estremo. Non mi ricordo di un’epoca della mia vita in cui non abbia amato qualche cosa. […] La mia potenza di affettività non aveva né modi né limiti; era una febbre, un’espansione, un’irradiazione continua; avrei potuto amare tutto l’universo senza esaurirmi.
Igino Ugo Tarchetti