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22.5.13

l'ignoto e le porte




«Ci sono il noto e l'ignoto, e in mezzo ci sono le porte».






« La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani Navahos aveva sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio padre e mio nonno scesero a guardare.
Tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo. Quella fu la prima volta che ebbi paura... ed ebbi la sensazione, in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti - forse una o due di esse - stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e assorbirle »


"Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla. La morte viene una volta sola, giusto? Non voglio mancare all'appuntamento. [...] Amico non lo so. Potrebbe essere l'esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del mosaico"…

"Lo sai quanto pallida e pazzamente tesa e sospesa giunge la morte in un'ora strana non annnunciata, non pianificata come un terrificante ospite in eccesso di amicizia che ti sei portato a letto.La morte ci rende tutti angeli e ci mette ali dove avevamo spalle lisce come artigli di corvo."

"Non credere a chi ti dice "ti amo", ma a chi ti guarda negli occhi e tace"




perle di saggezza...di uno sciamano - Jim Morrison