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12.10.14

Il giovane Holden - J.D.Salinger











Quasi tutte le volte che qualcuno mi fa un regalo finisce che mi rende triste


“La vita è una partita, figliolo. la vita è una partita che si gioca secondo le regole.
Si professore. lo so. Questo lo so.
Partita un accidente. Una partita. E’ una partita se stai dalla parte dove ci sono i grossi calibri, tante grazie – e chi loo nega. Ma se stai dall’altra parte, dove di grossi calibri non ce n’è nemmeno mezzo, allora che accidente di partita è? Niente. Non si gioca.”



“non faccio che dire piacere d’averla conosciuta a gente che non ho affatto piacere d’aver conosciuta. ma se volete sopravvivere, bisogna che diciate queste cose.”


“A chi precipita non è permesso di accorgersi nè di sentirsi quando tocca il fondo. Continua solo a precipitare giù. Questa bella combinazione è destinata agli uomini che, in un momento o nell’altro della loro vita, hanno cercato qualcosa che il loro ambiente non poteva dargli. o che loro pensavano che il loro ambiente non potesse dargli.  Sicchè hanno smesso di cercare. hanno smesso ancora prima di avere veramente cominciato.”


Non so di presico cosa voglio dire con questo, ma voglio dire proprio questo.





Per chi l'avesse dimenticato...

Romanzo tra i più letti al mondo, da diverse generazioni, il più citato, il più ricordato. Considerato un romanzo di formazione letteraria oggetto di studio nelle scuole. Linguaggio moderno, informale e giovanile. E' la crisi adolescenziale, i rapporti di Holden con gli altri personaggi e la solitudine legata alla difficoltà di comunicare. 
Il romanzo è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e l'arco di tempo trascorso è di cinque giorni. Tramite la decrizione dei luoghi ci viene illustrata la società americana del dopoguerra. I luoghi più significativi sono l'istituto Pencey in Pennsylvania, l'albergo a New York, la stazione, Central Park, il museo, il locale di Ernie, la casa di Holden, lo zoo e l'ospedale.
La narrazione è un continuo flash-back: infatti Holden racconta dal letto di un ospedale. Ci sono anche altri piccoli flash-back all'interno del racconto per presentare i personaggi che via via si susseguono.

Più a fuoco:



Holden Caulfield è il protagonista. È un ragazzo di sedici anni, alto un metro e ottantanove, magro come un chiodo e con i capelli grigi. È un grande fumatore, poco studioso, talvolta bugiardo e sognatore ma intelligente e molto sensibile. Come tutti gli adolescenti sta attraversando un periodo di profonda crisi esistenziale. Sa di essere un vigliacco: non è violento, odia le guerre e le risse, e per questo viene picchiato due volte. È molto attaccato alla sorella.
Il narratore è interno alla vicenda e onnisciente poichè è lo stesso protagonista.


Alla notizia della sua espulsione dall'Istituto Pencey, il sedicenne Holden decide di fuggire dalla scuola. Siccome non se la sente di affontare la reazione dei genitori alla notizia, vaga per due giorni in ambienti diversi a New York, dove incontra diverse persone con cui cerca di mettersi in sintonia: Sunny, Sally, Carl Luce, Antolini. Ma alla fine l'unica che lo capisce è la sorellina Phoebe alla quale confida la propria decisione di fuggire di casa e di andare in un posto dove nessuno lo conosce per ricominciare tutto daccapo, con un lavoro e una vita semplice. L'atteggiamento risoluto della sorella, che si mostra decisa a seguirlo, gli apre gli occhi e gli fa cambiare idea. Nell'ultimo capitolo Holden è in un sanatorio ricoverato per TBC.



Ritratto di Jerome David Salinger
J. D. Salinger Signature.svg



APPROFONDISCI QUI:

Divenuto celebre con Il giovane Holden (The Catcher in the Rye), un classico romanzo di formazione che ha conosciuto una enorme popolarità fin dalla sua pubblicazione nel 1951...
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