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4.1.18

Charles Baudelaire



Certe volte il mio sangue scorre a fiotti,
come una fontana dai ritmici singhiozzi.
Lo sento colare con un lungo mormorare,
ma mi tasto il corpo invano in cerca della ferita.

— Charles Baudelaire - La fontana di sangue (I fiori del male)

22.5.16

Charles Baudelaire



Come la volta notturna io t'adoro,
o vaso di tristezza, grande taciturna,
e tanto più t'amo perché mi sfuggi e sembri,
tu, bella che adorni le mie notti,
più ironicamente accumulare leghe
che separano le mie braccia dalle azzurre immensità.
/
E m'avanzo all'attacco, e m'arrampico all'assalto,
come una schiera di vermi su un cadavere,
e tutto amo di te, belva implacabile e crudele,
perfino questa freddezza che ti fa più bella!

Charles Baudelaire - XXIV. da I fiori del male

15.5.16

Baudelaire




Mia cara indolente, quando ti vedo passare
al canto degli strumenti che si smorza sul soffitto,
arrestando la tua armoniosa e lenta andatura
e lasciando vagare la noia del tuo profondo sguardo;
quando contemplo, alle luci del gas che la colora,
la tua fronte pallida, abbellita da un fascino morboso
sotto le luci della sera che vi accendono un'aurora,
e i tuoi occhi avvincenti come quelli d'un ritratto,
mi dico: Com'è bella e stranamente fresca!
Massiccio il ricordo, regale e pesante torre,
l'incorona, e il suo cuore ammaccato come pesca
è maturo, come il corpo, per il saggio amore.
Sei il frutto d'autunno dal sapore sovrano?
Sei un vaso funebre che attende qualche lacrima?
Sei un profumo che fa sognare oasi lontane?
Sei un cuscino carezzevole? Sei un cesto di fiori?
Lo so che esistono quegli occhi, i più malinconici,
che non nascondono alcun raro segreto,
splendidi scrigni senza gioie, medaglioni senza reliquie
più vuoti e più profondi anche di voi, Cieli!
Ma non basta forse che tu sia l'apparenza
per allietare un cuore che fugge la verità?
Che importa che tu sei indifferente o stupida?
Maschera o messa in scena, salve! Bellezza, io t'adoro!"

l'amore della menzogna
- Baudelaire - I fiori del male






19.1.16

Charles Baudelaire




Sento allargarsi nel mio essere un abisso,
questo abisso è il mio cuore!

Ardente come un vulcano, profondo come il vuoto!
Nulla sazierà questo mostro gemebondo”

-  Charles Baudelaire -  da Donne Dannate - Delfina e Ippolita -  I fiori del male

31.10.15

Charles Baudelaire




Ogni amore fa sempre una brutta fine,
tanto più brutta
quanto più divino, più alato
era il suo principio”

- Charles Baudelaire - 1847



1.2.15

Baudelaire





"E’ questo immortale istinto del bello che ci fa considerare il mondo e tutte le sue bellezze come un riflesso, come una corrispondenza del cielo. La sete inestinguibile di tutto ciò che è al di là, e che rivela la vita, è la prova più viva della nostra immortalità. Con la poesia e, insieme, attraverso la poesia, con la musica e attraverso la musica, l’anima intuisce la luce che splende al di là della tomba; o quando una poesia perfetta fa nascere le lacrime agli occhi, queste lacrime non sono segno di eccessiva gioia, ma piuttosto indice di una malinconia esasperata, di un’esigenza nervosa, di una natura esiliata nell’imperfetto che bramerebbe possedere subito, in questo mondo, un paradiso rivelato."


Charles Baudelaire





17.5.14

Baudelaire





 Ahi, mia povera musa, che cos’hai stamattina?
Nei tuoi occhi infossati fan ressa le visioni
notturne, a freddi lampi sul tuo viso
passano taciturni l’orrore e la follia.
 
Il succubo verdastro e il diavoletto rosa
paura e amore dalle urne hanno versato?
Dispotico e maligno l’incubo t’ha tenuta
con la testa sott’acqua in un Minturno favoloso?
 
Io voglio che il tuo petto odori di salute
e sia abitato da forti pensieri
e che il sangue cristiano ti pulsi nelle vene
 
cadenzato, sonoro come nei ritmi antichi
dove regnano a turno il padre di ogni canto,
Febo, e il grande Pan, signore delle messi.

  

Charles Baudelaire










7.3.14

prendere il volo









Subito mille pensieri addormentati,
fremendo dolcemente fra tenebre pesanti
spiegano le ali e prendono il volo
Charles Baudelaire

18.6.13

I fiori del male




T. Frissel - lady in the water [1946]




"..Librandoti su in alto, sopra stagni e vallate,
e montagne, e marine, e nuvole, e foreste,
oltre il sole, oltre i campi dell'etere celeste,
oltre il confine ultimo delle sfere stellate,

tu ti muovi, o mio spirito, con piena agilità,
e come un nuotatore che s'abbandona all'onda,
allegramente fendi l'immensità profonda,
in preda a un indicibile e maschia voluttà..."




estratto da" Elevazione" - I fiori del Male - Baudelaire

10.4.13

Charles Baudelaire



La natura è un tempio dove vive colonne
lasciano a volte uscire confuse parole;
l’uomo vi passa attraverso foreste di simboli
che lo osservano con sguardi familiari.
Come lunghi echi che da lontano si fondono
in una tenebrosa e profonda unità,
vasta come la notte e come il chiarore,
i profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Ci sono profumi freschi come carni di bimbi,
dolci come oboi, verdi come praterie,
e altri corrotti, ricchi e trionfanti,
che hanno l’espansione delle cose infinite,
come l’ambra, il muschio, il benzoino e l’incenso,
che cantano il trasporto dello spirito e dei sensi.