28.7.13

il nulla




Forse un mattino andando in un’aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s’uno schermo, s’accamperanno di gitto
alberi case colli per l’inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n’andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.


Eugenio Montale







27.7.13

anima & solitudine





Ci sono momenti di solitudine che cadono all'improvviso
come una maledizione
nel bel mezzo di una giornata.
Sono quei momenti
in cui l'Anima
non
Vibra
più...




Alda Merini - Camminando sul Naviglio





23.7.13

lettere



Cara Sue -
Una Promessa è più salda di una Speranza, anche se non è reputata così tanto - 
La Speranza non ha mai conosciuto Orizzonte - 
Lo Sgomento è la prima mano che ci viene tesa - 
Il primo velame della Disperazione non dev'essere lasciato durare - Perché serrerebbe lo Spirito, e nessuna intercessione potrebbe darsi - 
L'Intimità col Mistero, dopo un lungo Intervallo, ne usurperà il posto - 
Muovendosi nel Buio come Navi Cariche nella Notte, anche se non c'è Rotta, c'è Immensità -
     
     
    La vastità non può essere perduta -
    Non Gioia, ma un Destino
    È la Deità -
    La sua Scena, l'Infinito -
    Il cui Cancello del sapere era chiuso così bene
    Prima che il mio Fusto fosse in seme,
    Che nemmeno la spinta di un Presagio
    Poté creare un Varco in esso -Il Mondo che tu hai aperto
    Si chiude per te,
    Ma non solo,
    Noi tutti ti abbiamo seguito -
    Una fuga più lenta
    Verso le tue Distese di Splendore -
    La Tenda è all'erta,
    Ma le Truppe sono andate! 
Emily -



(ottobre 1883)
lettera a Susan Gilbert Dickinson



19.7.13

Anne Sexton





Casalinga

Certe donne sposano una casa. 
Altra pelle, altro cuore
altra bocca, altro fegato
altra peristalsi. 
Altre pareti: 
incarnato stabilmente roseo. 
Guarda come sta carponi tutto il giorno
a strofinar per fedeltà se stessa. 
Gli uomini c'entrano per forza, 
risucchiati come Giona
in questa madre ben in carne. 
Una donna è sua madre. 
Questo conta.




17.7.13

John Keats








"Conserviamoci ancora un pergolato di tranquillità,
e un sonno pieno
di sogni dolci,

 e un respiro forte e quieto"


John Keats 






Virginia Woolf



Ho strappato via tutto maggio e giugno e venti giorni di luglio. Li ho strappati e appallottolati in modo che non esistano più, se non come un peso nel mio fianco. Rimangono solo otto giorni. Tra otto giorni scenderò dal treno e mi fermerò sul marciapiede alle sei e venticinque. Allora la mia libertà si spiegherà ampia, e tutte queste restrizioni che corrugano e aggrinzano - ore e ordine e disciplina, ed essere ora qua ora là al momento stabilito - voleranno in pezzi. Il giorno balzerà nel cielo, quando aprirò lo sportello della carrozza e vedrò mio padre col cappello vecchio e le ghette. Tremerò tutta. Scoppierò in lacrime. Poi, il giorno dopo, mi alzerò all’alba. Scapperò via dalla porta di cucina. Andrò a passeggiare nella brughiera. I grandi cavalli dei cavalieri fantasma tuoneranno dietro di me e si fermeranno a un tratto. Vedrò la rondine sfiorare l’erba. Mi getterò sull’argine di un fiume e guarderò i pesci sguisciare tra le canne. Gli aghi di pino mi si stamperanno nel palmo delle mani. Là mi aprirò e porterò alla luce tutto quello che ho fatto qui; qualcosa di duro. Perchè è cresciuta in me, attraverso le estati e gli inverni, sulle scale, nelle stanze da letto. Non voglio, come Jinny, essere ammirata. Non voglio che la gente, quando entro io, alzi gli occhi con ammirazione. Voglio donare, voglio che mi si doni, e voglio solitudine in cui svelare i miei possessi.



 Le Onde











16.7.13

Mai più





Vi sono qualità - incorporee essenze,
cui è data come una duplice vita, che è poi
emblema della doppia entità che sempre scocca
da materia e luce, in solida forma e in ombra.
Vi è un silenzio che è duplice - mare e riva -
corpo e anima. Abita l' uno in solitari luoghi,
ricoperti d' erba recente: qualche solenne grazia,
umane memorie e una lacrimata sapienza
gli han tolto ogni terrore. Il suo nome è Mai più.





E' quello il silenzio corporeo: non devi paventarlo!
Non ha potere in se stesso di nuocere.
Ma se mai un incalzante fato (intempestiva
sorte!) ti portasse a incontrare la sua ombra,
(un elfo è, senza nome e frequenta solinghe plaghe,
mai calpestate dal piede di un uomo),
oh, allora, raccomandati a Dio!


E.A. Poe



Montale






il viaggio finisce qui:
nelle cure meschine che dividono
l’anima che non sa più dare un grido.
Ora I minuti sono eguali e fissi
come I giri di ruota della pompa.
Un giro: un salir d’acqua che rimbomba.
Un altro, altr’acqua, a tratti un cigolio.
Il viaggio finisce a questa spiaggia
che tentano gli assidui e lenti flussi.
Nulla disvela se non pigri fumi
la marina che tramano di conche
I soffi leni: ed è raro che appaia
nella bonaccia muta
tra l’isole dell’aria migrabonde
la Corsica dorsuta o la Capraia.
Tu chiedi se così tutto vanisce
in questa poca nebbia di memorie;
se nell’ora che torpe o nel sospiro
del frangente si compie ogni destino.
Vorrei dirti che no, che ti s’appressa
l’ora che passerai di là dal tempo;
forse solo chi vuole s’infinita,
e questo tu potrai, chissà, non io.
Penso che per i più non sia salvezza,
ma taluno sovverta ogni disegno,
passi il varco, qual volle si ritrovi.
Vorrei prima di cedere segnarti
codesta via di fuga
labile come nei sommossi campi
del mare spuma o ruga.
Ti dono anche l’avara mia speranza.
A’ nuovi giorni, stanco, non so crescerla:
l’offro in pegno al tuo fato, che ti scampi.
Il cammino finisce a queste prode
che rode la marea col moto alterno.
Il tuo cuore vicino che non m’ode
salpa già forse per l’eterno.







Pantheon Roma







this beautiful "ruin" you will see him suddenly, while walking through the streets of Rome, and the feeling is breath-taking ...







tagliente





Scottate la lingua sulla fiamma viva
levatele la pelle
tagliatela a fettine.
Fate appassire in frasi fatte le parole.
Aggiungete una rosa, petali e spine,
portate a bollore
con un po' di buon rimpianto,
salate, leggete.
Il tempo di cottura non è stabilito
provate a parlare di tanto in tanto.
Se qualcuno vi risponde
o qualcosa vi risuona dentro
staccate dal fondo
spegnete il fuoco.

Servite caldissima.


Eva Taylor

15.7.13

Rembrandt Harmenszoon van Rijn






Lezione di anatomia del dottor Tulp è un dipinto ad olio su tela realizzato da Rembrandt nel 1632, firmato e datato "REMBRANDT. F:1632". Oggi l'opera è conservata al Mauritshuis dell'Aia.




 

2046



..." i ricordi..sono sempre bagnati di lacrime"...










E' l'anno 1967. Chow Mo-wan ritorna a Hong Kong, una città molto diversa da quella che Chow conosceva quando aveva visto Su Li-zhen per l'ultima volta. Si dice che sia divorziata. Chow la cerca, ma Su non si trova. Per sbarcare il lunario, scrive romanzi a puntate. Sceglie di vivere in alberghi di terza categoria. Quando può, sceglie di dormire nella stanza numero 2046, il numero di stanza che era stata sua e di Su. Comincia a scrivere il suo primo romanzo di fantascienza.

R o m a







mio  

a m o R



[In this blog, you will find some posts dedicated to my city that is Rome]





Dickinson






Il
per sempre
è composto da molti
 “adesso”.





6.7.13

sul tradimento





foto di Annie Leibovitz




Un amore, qualunque amore, 
ci rivela nella nostra 
nudità, 
miseria, 
inermità, 
nulla. 




Cesare Pavese - Il mestiere di vivere




sulla notte



Colosseo, Roma - foto di Irene Kung







La notte è il grande dubbio
del mondo e del tuo amore.
Ho bisogno che il giorno, ogni giorno mi dica
che è il giorno, che è lui
che è la luce: e lì tu.
Mi hai mai amato?
E mentre tu taci, ed è notte,
non so se luce, amore esistono.



Pedro Salinas - La voce a te dovuta





4.7.13

sul dolore










Sono le mie voci che cantano
affinché non cantino loro,
gli imbavagliati grigi nell’alba,
i vestiti di un uccello devastato nella pioggia.
C’è, nell’attesa,
un rumore di lillà che si rompe.
E c’è, quando arriva il giorno,
una partizione del sole in piccoli soli neri.
E quando è notte, sempre,
una tribù di parole mutilate
cerca asilo nella mia gola,
perché non cantino loro,
i funesti, i padroni del silenzio.


Alejandra Pizarnik





3.7.13

risolverti è impossibile







..."Io sono l'alchimista. 
Tu il mio problema eterno...
risolverti è impossibile..."


Bulat Okudzava - 1967




2.7.13

gli amici del momento..





Nelle nostre vite esistono persone che ci rendono felici per la semplice casualità di averle incrociate nel nostro cammino.
Alcune percorrono il cammino al nostro fianco, vedendo molte lune passare, altre che vediamo appena tra un passo e l’altro. Tutte le chiamiamo amici e ce ne sono di diversi tipi. Forse ogni foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.
Il primo che nasce da un germoglio è il nostro amico papà e nostra amica mamma che ci mostrano com’è la vita. Poi vengono gli amici fratelli, con i quali dividiamo il nostro spazio perché possano fiorire come noi. Passiamo a conoscere tutta la famiglia di foglie che rispettiamo e alle quali auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta altri amici, che non sapevamo di incontrare nel nostro cammino. Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore. Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene, sanno ciò che ci rende felici. E a volte uno di quegli amici dell’anima si installa nel nostro cuore e allora viene chiamato innamorato. Questo amico da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi....






Ma ci sono anche gli amici “del momento“, di una vacanza di alcuni giorni o di alcune ore. Sono soliti collocare molti sorrisi sul nostro volto, per tutto il tempo in cui siamo vicini. Parliamo di quelli vicino, non possiamo dimenticare gli amici lontani, quelli che sono nella punta dei rami e che quando soffia il vento appaiono sempre tra una foglia e l’altra. Il tempo passa, l ‘estate se ne va, l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono un’altra estate e altre resteranno per molte stagioni.
Però ciò che ci rende più felici è che quelle che sono cadute continuano vicine, aumentando la nostra radice con allegria. Sono momenti di ricordi meravigliosi di quando le incontrammo nel nostro cammino.
Ti auguro, foglia del mio albero, pace, amore, salute, fortuna e prosperità. Oggi e sempre… semplicemente perché ogni persona che passa nella nostra vita è unica. Sempre lascia un po’ di sé, e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non ci avrà lasciato nulla.
Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso.


l'Albero dell'amicizia - Jorge Luis Borges




una falla










Per chiudere una falla
devi inserirvi ciò che la produsse -
Se con qualcosa d'altro vuoi richiuderla
ti si spalancherà sempre più grande -
Non puoi colmare un abisso
con l'aria.  


Emily Dickinson

1.7.13

Paul Eluard









La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
aureola di tempo, arca notturna e fida
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.

Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento, risa profumate,
ali che il mondo coprono di luce,
navi che il cielo recano ed il mare,
caccia dei suoni e fonti dei colori,

profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata su paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e va tutto il mio sangue in quegli sguardi.


Auguste Rodin









"Ci sono forze sconosciute in natura; quando ci doniamo totalmente a lei, senza riserve, lei le presta a noi; lei ci mostra queste forme, che i nostri occhi che guardano non vedono, che la nostra intelligenza non capisce o nemmeno sospetta."





28.6.13

la Regina











....Quando vai per le strade nessuno ti riconosce.
Nessuno vede la tua corona di cristallo, nessuno guarda
il tappeto d'oro rosso
che calpesti dove passi,
il tappeto che non esiste....


Pablo Neruda - estratto "La regina" da Todo el Amor

sull' esistenza










“Lo so come ti senti... È come essere dietro un vetro, non puoi toccare niente di quello che vedi. Ho passato tre quarti della mia vita chiuso fuori, finché ho capito che l'unico modo  è romperlo. E se hai paura di farti male, prova a immaginarti di essere già vecchio  e quasi morto, pieno di rimpianti.” 


Andrea De Carlo

24.6.13

Nietzsche











"Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi… 
e poi di ritrovarsi."




Friedrich Wilhelm Nietzsche





n o i a









"Non era né felice, né infelice, e per questo non ce la faceva più."




Paulo Coelho





23.6.13

una parte di noi




La Nuit - Auguste Raynaud




Ognuno che perdiamo prende una parte di noi;
Uno spicchio alla fine rimane,
Che come la luna, una torbida notte,
È chiamato dalle maree.
Emily Dickinson





fuggire nel sonno







"Pensa. Ne sei capace. Soprattutto non devi fuggire nel sonno - dimenticare i dettagli – ignorare i problemi – costruire barriere fra te e il mondo e le allegre ragazze brillanti – ti prego, pensa, svegliati. Credi in qualche forza benefica al di fuori del tuo io limitato. Signore, signore, signore: dove sei? Ti voglio, ho bisogno di te: di credere in te e nell'amore e nell'umanità..."



Sylvia Plath