Mi sono liberata di tutto
e l’ho donato al Tempo,
come se fossi un’asceta impaziente
e ora il vento si porta via
le mie ultime parole dai toni autunnali.
Mi sento come dispersa nell’aria, esanime;
con le mie ossa non si può più costruire alcun tempio.
Oh mondo, intricato labirinto,
non sopporto più i tuoi effluvi,
essi alimentano sogni illusori.
Com’è cambiato il cielo:
un tempo la notte era nera,
ora è biondo oro.
Else Lasker-Schüler