La
coscienza è il caos delle chimere, delle cupidigie e dei tentativi, la
fornace dei sogni, l'antro delle idee di cui si ha vergogna; è il
pandemonio dei sofismi, è il campo di battaglia delle passioni.
Penetrate, in certe ore, attraverso la faccia livida d'un uomo che sta
riflettendo, guardate in quell'anima, in quell'oscurità; sotto il
silenzio esteriore, vi sono combattimenti di giganti come in Omero,
mischie di dragoni ed idre e nugoli di fantasmi, come in Milton, visioni
ultraterrene come in Dante. Oh, qual abisso è mai quest'infinito che
ogni uomo porta in sé e col quale confronta disperatamente la volontà
del cervello e gli atti della vita!
da: I miserabili di Victor Hugo