incontrandosi, subito si compenetrano e si
influenzano reciprocamente, le chiamiamo affini. Nel caso degli alcali e
dei sali, che , seppur opposti, e forse proprio perché opposti, si
cercano e si associano col massimo vigore, modificandosi e formando
insieme un nuovo corpo, questa affinità è palese. […] Bisogna vedere in
azione davanti ai propri occhi queste sostanze all’apparenza inerti, e
tuttavia intimamente sempre disposte, ed osservare con partecipazione il
loro cercarsi, attirarsi, distruggersi, divorarsi, consumarsi, e poi il
loro riemergere dalla più intima congiunzione in forma mutata, nuova,
inattesa.