"Quanti destini rimasti incompiuti, che sanguinano sulla linea dell'orizzonte,
a mucchi, e in mezzo al loro, quella parola che non esiste, eppure c'è:
ti aspetta a una svolta del linguaggio, ti sfida, inutile sollevarla, farla sorgere
fuori dal suo regno forato da ogni parte, attraverso il quale scorre via il mare,
la sabbia, l'eternità del ballo nella visione di Lol V. Stein".
Marguerite Duras - La vie materielle, cit. pag. 133