1.2.13

Sylvia Plath - Diari




Fammi essere forte, forte di sonno e di intelligenza e forte di ossa e fibra;
fammi imparare, attraverso questa disperazione, 
a distribuirmi:
a sapere dove e a chi dare: a riempire i brevi momenti




e le chiacchiere casuali di quell'infuso speciale di devozione e amore
che sono le nostre epifanie.
A non essere amara. Risparmiamelo il finale,
quel finale acido citrico aspro
che scorre nelle vene delle donne in gamba e sole.