8.10.15

ferito a morte




"[…] mi pare che dicesse che ogni cosa decade nel tempo, che il tempo è un concetto umano, e che non si sa nulla di un tempo «oggettivo», di un tempo al di fuori del tempo. Forse voleva prendermi in giro perché l'avevo costretto suo malgrado a una di quelle conversazioni astronomiche che a volte si fanno a Capri quando ci si attarda la sera a prendere il fresco sopra un terrazzo, per adeguarsi al paesaggio quasi sempre imponente e a un cielo quasi sempre troppo carico di stelle." 

 - Raffaele la Capria - Ferito a morte


27.9.15

Wislawa Szymborska





Con uno sguardo mi ha resa più bella,
e io questa bellezza l’ho fatta mia.
Felice, ho inghiottito una stella.

Ho lasciato che mi immaginasse
a somiglianza del mio riflesso
nei suoi occhi. Io ballo, io ballo
nel battito di ali improvvise.

Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.


Eva dalla costola, Venere dall’onda,
Minerva dalla testa di Giove
erano più reali.
Quando lui non mi guarda,
cerco la mia immagine
sul muro. E vedo solo
un chiodo, senza il quadro.



— Wislawa Szymborska








Antoine de Saint-Exupéry






Certo che ti farò del male. Certo che me ne farai. Certo che ce ne faremo. Ma questa è la condizione stessa dell’esistenza. Farsi primavera, significa accettare il rischio dell’inverno. Farsi presenza, significa accettare il rischio dell’assenza.


— Il piccolo principe  (Antoine de Saint-Exupéry)




Boris Pasternak




Non si può, senza conseguenze,
mostrarsi ogni giorno diversi da quello che ci si sente:
sacrificarsi per ciò che non si ama,
rallegrarsi di ciò che ci rende infelici…
La nostra anima occupa un posto nello spazio
e sta dentro di noi…
Non si può impunemente violentarla all’infinito

— Boris Pasternak



Carl Gustav Jung





Io cerco la persona che sia capace di amare l’altro senza per questo punirlo, senza renderlo prigioniero o dissuaderlo; cerco questa persona del futuro che sappia realizzare un amore indipendente dai vantaggi o svantaggi sociali, affinché l’amore sia sempre fine a se stesso e non solo il mezzo in vista di uno scopo.


— Carl Gustav Jung a Sabina Spielrei





26.9.15

John Keats




 Le parole più belle son spesso quelle non dette, quelle che naufragano nei silenzi. 
  
John Keats


Henry Miller





Quando ogni cosa è vissuta fino in fondo non c’è morte né rimpianto, e neppure una falsa primavera. Ogni orizzonte vissuto spalanca un orizzonte più grande, più vasto, dal quale non c’è scampo se non vivendo.


Henry Miller





Federico Garcia Lorca




E questa ansia mia
per renderla viva,
devo decorarla
con rossi sorrisi




Federico Garcia Lorca - estratto da : Sul verde del cielo - Canzoni 1921 - 1924



Alda Merini




Ho cominciato a piangere per gioco,
e poi ho creduto che fosse il mio destino

Alda Merini - Aforismi e Magie




Antonia Pozzi






Forse non è nemmeno vero
quel che a volte ti senti urlare in cuore:
che questa vita è,
dentro il tuo essere,
un nulla
e che ciò che chiamavi la luce
è un abbaglio,
l’abbaglio supremo
dei tuoi occhi malati –
e che ciò che fingevi la meta
è un sogno,
il sogno infame
della tua debolezza.

Forse la vita è davvero
quale la scopri nei giorni giovani:
un soffio eterno che cerca
di cielo in cielo
chissà che altezza.


- Antonia Pozzi - Prati





Walth Whitman




Senti, m'informò l'anima,
Scriviamo per il corpo (siamo infatti una cosa), versi tali,
Che, dopo morte, dovessi invisibil tornare,
O, più tardi, più tardi, in altre sfere,
A un gruppo di compagni i miei canti riprendere,
(In accordo con suono, alberi, venti della terra, tumulto delle onde),
Possa con soddisfatto sorriso continuare,
A sempre riconoscere miei questi versi – come, qui ed ora, per la prima volta,
Firmando per anima e corpo, il nome mio v'appongo.

Walth Whitman - Foglie d'erba



Eugenio Montale








Esitammo un istante, e poco dopo riconoscemmo
di avere la stessa malattia.
Non vi è definizione per questa mirabile tortura,
c'è chi la chiama spleen
e chi malinconia (…)


- Eugenio Montale - Incontro -  da Ossi di seppia - Meriggi e ombre






Alda Merini




La tenebra è solo una grande domanda di luce


 - Alda Merini





Cesare Pavese







Tu non ricordi nulla
se non stati interiori, chiusi

Cesare Pavese - 3 Febbraio 1947 -  Il mestiere di vivere

13.9.15

Pablo Neruda





Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare. Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il sole nelle mattine e respira la luce dell'alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita. Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.


Pablo Neruda




Guido Gozzano




Morii d'amore. Oggi rinacqui e vivo,
ma più non amo. Il mio sogno è distrutto
per sempre e il cuore non fiorisce più.

Guido Gozzano - Paolo e Virginia






Alda Merini






Follia, mia grande giovane nemica,
un tempo ti portavo come un velo
sopra i miei occhi e mi scoprivo appena.

(…)

Alda Merini - Ballate non pagate




Dimenticando un sogno



Nell’alba dubitante ho avuto un sogno.
So che nel sogno c’erano più porte.
Il resto l’ho perduto. Il mio risveglio
ha lasciato svanire stamattina
quella favola intima che adesso
è più inafferrabile dell’ombra
di Tiresia o di Ur dei Caldei
o dei corollari di Spinoza.
Ho passato la vita decifrando
i dogmi che avventurarono i filosofi.
È noto che in Irlanda un uomo disse
che l’attenzione di Dio, che mai dorme,
raccoglie eternamente ogni sogno
ogni vuoto giardino ed ogni lacrima.
Continua il dubbio e la penombra cresce.
Se sapessi che è stato di quel sogno
che sognai, o che sogno aver sognato,
saprei tutte le cose.



Jorge Luis Borges - Dimenticando un sogno - La cifra




Rainer Maria Rilke







Un giorno innanzi a te mi voglio disarmare.
I miei manti, i miei abiti imperiali,
la mia armatura, quanto mi cinge:
voglio deporlo e allo spadone
che per me porta l'angelo, sottrarre
la fiumana della mia destra. Ma ora
tu impara quanto le mie vesti importino.
Poiché noi ci facemmo vestiti così grandi, spogliarci dei vestiti viene all'ultimo.


Rainer Maria Rilke - Elegie duinesi



Andrè Gide





Ciò che sfugge alla logica è quanto
vi è di più prezioso in noi stessi.



 Andrè Gide


3.9.15

Io sono...




Io sono ciò che manca
dal mondo in cui vivo,
colui che tra tutti
non incontrerò mai.
Ruotando su me stesso ora coincido
con ciò che mi è sottratto.
Io sono la mia eclissi
la contumacia e la malinconia
l’oggetto geometrico
di cui per sempre dovrò fare a meno.


Valerio Magrelli - Ora serrata retinae



Hermann Hesse






E poi di nuovo, come oggi, può divenirmi problematico il fatto che abbia veramente visto, udito, odorato qualcosa o se invece tutto ciò che credo di percepire altro non sia se non l'immagine della mia vita interiore proiettata fuori di me. 

Hermann Hesse 




Mary Shelley







Era nel mio carattere evitare la folla per legarmi appassionatamente a pochi.


Mary Shelley - Frankestein 




Italo Svevo





Il bene lo succhierò sempre dalla tua bocca. Pur troppo, in compenso, vi caccerò dentro il male.



Italo Svevo - Diario per la fidanzata - 21 gennaio 1896




26.8.15

Amelia Rosselli







Che il tempo miserabile consumi me e tutte le mie tristezze
che la tristezza sia il pianoforte delle giornate, che la
noia cada nel vuoto tutto questo non è che un grattacielo.
 

Amelia Rosselli - Variazioni belliche 




Henri Michaux




Rallentare, si tasta il polso delle cose; vi si russa; si ha tutto il tempo; tranquillamente, tutta la vita. Si inghiottono i suoni, li si inghiotte tranquillamente; per tutta la vita. Si vive nella propria scarpa. Lì si fanno le pulizie. Non si ha più bisogno di chiudersi. Si ha tutto il tempo. Si degusta. Si ride nel proprio pugno. Non si crede più di sapere. Non si ha più bisogno di contare. Si è felici bevendo; si è felici non bevendo. Si è, si ha il tempo. Rallentare. Si è usciti dalle correnti d’aria. Si ha il sorriso dello zoccolo. Non si è più stanchi. Non si è più toccati. Si hanno i ginocchi in fondo ai piedi. Non si ha più vergogna sotto la campana. Si è posato il proprio uovo, si sono posati i propri nervi.

Henri Michaux - La ralentie





Gabriel García Márquez



Il suo cuore di cenere compressa, che aveva resistito senza vacillare ai colpi più pungenti della realtà quotidiana, crollò ai primi assalti della nostalgia. La necessità di sentirsi triste si andava trasformando in lei in un vizio a mano a mano che la devastavano gli anni. Si umanizzò alla solitudine. 


Gabriel García Márquez - Cent'anni di solitudine







Antonia Pozzi



Forse non è nemmeno vero
quel che a volte ti senti urlare in cuore:
che questa vita è,
dentro il tuo essere,
un nulla
e che ciò che chiamavi la luce
è un abbaglio,
l’abbaglio supremo
dei tuoi occhi malati –
e che ciò che fingevi la meta
è un sogno,
il sogno infame
della tua debolezza.
Forse la vita è davvero
quale la scopri nei giorni giovani:
un soffio eterno che cerca
di cielo in cielo
chissà che altezza.”
 

Antonia Pozzi - Prati



Sylvia Plath




Dunque, d'ora in poi parlerò ogni notte. Con me stessa. Con la luna. Passeggerò, come ho fatto stasera, gelosa della mia solitudine, nell'argenteo livido della fredda luna, che splende facendo brillare una miriade di scintille sui cumuli di neve appena caduta. Parlo da sola e guardo gli alberi scuri, beatamente neutrali. Molto più facile che affrontare gli altri, che dover sembrare felice, invulnerabile, brava. Senza la maschera, cammino parlando con la luna, con la forza neutrale e impersonale che non ascolta, ma si limita ad accettare la mia esistenza.


Sylvia Plath - Diari


5.8.15

è il SOGNO






Come un carcere è il sogno
dove per un tempo che è
breve ho potuto

incontrarti: una visita
priva di suoni e di certezze
su chi fra noi sia il detenuto.

Maurizi Landini