Amo solo l’irrompere e lo sprofondare delle cose, il fuoco che le suscita e quello che le divora. La durata del mondo mi esaspera; la sua nascita e la sua scomparsa mi incantano. Vivere sotto la fascinazione del sole verginale e del sole decrepito; saltare le pulsazioni del tempo per afferrarne la prima e l’ultima; fantasticare sull’apparizione degli astri e sul loro dileguarsi; disdegnare la routine dell’essere e precipitarsi verso le due voragini che la minacciano; esaurirsi all’inizio e al termine degli istanti…
16.7.14
...in sogno
Ama il tuo sogno
Ogni inferiore amore disprezzando,Il vento ama
Ed accorgiti quiChe sogni solo possono veramente essere,perciò in sogno a raggiungerti m’avvio …
Ezra Pound
15.7.14
ricominciare il viaggio
Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.
Josè Saramago
13.7.14
l'esecrabile fantasma
Che io debba ricevere il castigo
neppure si discute. Resta oscuro
se cio’ accada in futuro oppure ora
o se sia gia’ avvenuto
prima che io fossi.
Non ch’io intenda evocare
l’esecrabile fantasma
del peccato originale.
Il disastro fu prima dell’origine
se un prima e un dopo
hanno ancora un senso.
Eugenio Montale
ma io sarò lì
Ti manderò un bacio con il vento e so che lo sentirai, ti volterai senza vedermi ma io sarò lì.
Pablo Neruda
9.7.14
nostalgie
Mi ero coricato presso la tua voce.
Era così bene lì e i tuoi seni caldi mi conservavano
le tempie.
Nemmeno mi ricordo più cosa cantavi.
Forse qualcosa sui rami e sulle acque che attraversarono
le tue notti.
O forse la tua infanzia che è morta
altrove, sotto le parole.
Nemmeno mi ricordo più cosa cantavi.
Giocavo con i palmi tra i tuoi riccioli.
Erano così restii
e tu non mi davi più nemmeno uno sguardo.
Nemmeno mi ricordo più perché piangevi.
Forse solo così, a colpa della tristezza dei tramonti.
O forse a colpa dell’amore
e della dolcezza.
Non mi ricordo più perché piangessi.
Mi ero coricato presso la tua voce e ti amavo.
Era così bene lì e i tuoi seni caldi mi conservavano
le tempie.
Nemmeno mi ricordo più cosa cantavi.
Forse qualcosa sui rami e sulle acque che attraversarono
le tue notti.
O forse la tua infanzia che è morta
altrove, sotto le parole.
Nemmeno mi ricordo più cosa cantavi.
Giocavo con i palmi tra i tuoi riccioli.
Erano così restii
e tu non mi davi più nemmeno uno sguardo.
Nemmeno mi ricordo più perché piangevi.
Forse solo così, a colpa della tristezza dei tramonti.
O forse a colpa dell’amore
e della dolcezza.
Non mi ricordo più perché piangessi.
Mi ero coricato presso la tua voce e ti amavo.
Nichita Stanescu - Canto di nostalgia
7.7.14
il presente
Compresi finalmente cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi.
Italo Svevo, La coscienza di Zeno
e l'inferno è certo
Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l’oscura primavera
di Sottoripa.
Paese di ferrame e alberature
selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall’aperto,
strazia com’unghia ai vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch’ebbi in grazia
da te.
E l’inferno è certo.
Eugenio Montale - Le Occasioni
Squartamento
La sfortuna vuole che, una volta lucidi, lo si diventi sempre di più: nessuna possibilità di barare o di recedere. E questo progresso si compie a danno della vitalità, dell’istinto.
Emil Cioran - Squartamento
6.7.14
si sentiva in cuore
Venne in cerca di te
nella calda notte, lungo le strade dai fanali azzurri.
Tutte le strade, allora, la notte erano azzurre
come le vie dei cieli,
e il volto amato
non si vedeva: si sentiva in cuore.
E ti trovò, o dolcezza, nell’ombra
casta, velata d’un vapor di stelle.
Fra quel tremolio d’astri
discesi in terra,
in quell’azzurro di due firmamenti
l’uno a specchio dell’altro, ella ella pure
rispecchiò in te l’anima sua notturna.
E ti seguì con passo da bambina
senza sapere, senza vedere, tacita e fluida.
E allor che il giorno apparve
con fresco riso roseo su l’immenso turchino,
non trovò più se stessa
per ritornare.
nella calda notte, lungo le strade dai fanali azzurri.
Tutte le strade, allora, la notte erano azzurre
come le vie dei cieli,
e il volto amato
non si vedeva: si sentiva in cuore.
E ti trovò, o dolcezza, nell’ombra
casta, velata d’un vapor di stelle.
Fra quel tremolio d’astri
discesi in terra,
in quell’azzurro di due firmamenti
l’uno a specchio dell’altro, ella ella pure
rispecchiò in te l’anima sua notturna.
E ti seguì con passo da bambina
senza sapere, senza vedere, tacita e fluida.
E allor che il giorno apparve
con fresco riso roseo su l’immenso turchino,
non trovò più se stessa
per ritornare.
Ada Negri - Sinfonia azzurra da Il libro di Mara (1919)
5.7.14
l'anima non è il corpo
Ci hanno insegnato da bambini
come si forma un corpo
gli organi le ossa
le funzioni le sedi
ma non abbiamo mai saputo
di cosa è fatta l’anima
come si forma un corpo
gli organi le ossa
le funzioni le sedi
ma non abbiamo mai saputo
di cosa è fatta l’anima
la verità è che / ignorata /
l’anima si consuma nel suo fuoco
va soggetta a spasimi segreti
fitte di tenerezza
margini di delirio
l’anima si consuma nel suo fuoco
va soggetta a spasimi segreti
fitte di tenerezza
margini di delirio
sarà forse un’inquilina
del cuore? o viceversa?
tra loro non c’è confine
del cuore? o viceversa?
tra loro non c’è confine
o sarà la consigliera
principale della mente?
o viceversa?
tra loro non c’è polemica
principale della mente?
o viceversa?
tra loro non c’è polemica
o sarà la padrona
della povera coscienza?
o viceversa?
tra loro non c’è accordo
della povera coscienza?
o viceversa?
tra loro non c’è accordo
l’anima ha diversi appetiti
e quando è affamata
può ferire
può armarsi
di furie o di livori
e quando è affamata
può ferire
può armarsi
di furie o di livori
non crediate che l’anima
sia un velo d’innocenza
estraneo alle offese
del corpo e dell’anima
sia un velo d’innocenza
estraneo alle offese
del corpo e dell’anima
nell’anima si formano
ascessi di rancore
tumori d’impazienza
ernie di solitudine
ascessi di rancore
tumori d’impazienza
ernie di solitudine
il problema è che mancano
i chirurghi dell’anima
perfino gli erboristi
i chirurghi dell’anima
perfino gli erboristi
l’anima è un segreto / una nozione
una nuvola che precede il pianto
ma dopo tante indagini
e inutili ricerche
tante supposizioni
ci rimane soltanto una certezza /
che l’anima non è il corpo
ma che muore con lui.
una nuvola che precede il pianto
ma dopo tante indagini
e inutili ricerche
tante supposizioni
ci rimane soltanto una certezza /
che l’anima non è il corpo
ma che muore con lui.
Mario Benedetti - l'anima non è il corpo
4.7.14
ci sarà davvero un mattino?
Ci sarà davvero un
"mattino"?
C'è una cosa come il "Giorno"?
Potrei vederlo dai monti
Se fossi alta come loro?
C'è una cosa come il "Giorno"?
Potrei vederlo dai monti
Se fossi alta come loro?
Ha piedi simili a
Ninfee?
Ha penne come un Uccello?
Proviene da famose regioni
Di cui non ho mai udito?
Ha penne come un Uccello?
Proviene da famose regioni
Di cui non ho mai udito?
Oh qualche
Studioso! Oh qualche Marinaio!
Oh qualche Sapiente dai cieli!
Vi prego di dire alla piccola Pellegrina
Dove si trova il luogo chiamato "mattino"!
Oh qualche Sapiente dai cieli!
Vi prego di dire alla piccola Pellegrina
Dove si trova il luogo chiamato "mattino"!
Emily Dickinson
nell'ombra e nel turbine
Se il dolore non fosse questa spina,
questa lunga dorsale della vita
forse non saremmo altro che niente,
e dobbiamo ringraziare
che ci venga a visitare e ci porti
notizia delle cose
che nell’ombra ci appaiono e nel turbine.
Daniele Piccini
2.7.14
i ricordi....
«Quando niente sussiste d’un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l’immenso edificio del ricordo.»
da Combray [Marcel Proust]
1.7.14
è raro ma accade
"Accade
che le affinità d’anima non giungano
ai gesti e alle parole ma rimangano
effuse come un magnetismo. È raro
ma accade."
Dickinson
Dopo un grande dolore si prova
un sentimento composto -
i nervi si fanno solenni, come tombe -
e il cuore, freddo, si chiede
se in lui davvero si è aperta una ferita -
e se è accaduto ieri o secoli prima.
I piedi si muovono meccanici
per una via di legno -
se di terra, d’aria o d’altro
indifferenti -
un appagamento di quarzo, come pietra.
Questa è l’ora di piombo.
Chi sopravvive la ricorda
come gli assiderati ricordano la neve -
il gelo prima, poi lo stupore,
e infine l’abbandono.
Emily Dickinson
Virginia Woolf
Virginia Woolf - da : La signora Dalloway
" Solo per un attimo; ma bastava.
Era una rivelazione improvvisa, una vampa di rossore che si prova a dominare, ma poi, quando prorompe, non si può che cedere di fronte al fatto che si espande, e ci si ritrova all’orlo estremo, in bilico, e si trema e si sente il mondo farsi dappresso, gravido di un qualche stupefacente significato, una pressione simile all’estasi, che spacca la crosta sottile, prorompe e si versa con un sollievo straordinario sui tagli e sulle piaghe..."
promises
" Lo so, lo so che non mi hai mai promesso di essere fedele. Quante volte - con l’ostentata lealtà degli sleali - hai interrotto un bacio per affermare la tua indipendenza da qualsiasi legame. Mi hai giurato di amarmi, e hai riso, e mi hai avvertito che non mi avresti amato per sempre. "
Catullo
sospeso
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
Pedro Salinas - estratto da “Lo troveremo, sì, il nostro bacio”
30.6.14
Guillaume Apollinaire - Lettres à Lou
"Ti bacio mille volte su tutto il tuo corpo adorabile e sulla bocca attraverso la quale tu mi hai donato la tua anima, quando io in cambio ti donavo la mia"
Guillaume Apollinaire, Lettres à Lou
entri nell'immortalità
Non tessevo, non lavoravo a maglia,
cominciavo uno scritto, lo cancellavo
sotto il peso della parola
perché l’espressione perfetta è ostacolata
quando dentro sei oppressa dalla pena.
E se l’assenza è il tema della mia vita
– l’assenza dalla vita –
sulla carta viene fuori il pianto
e il dolore naturale del corpo
che sa la privazione.
Cancello, strappo, soffoco
le urla vive:
“dove sei, vieni, ti aspetto
questa primavera è diversa dalle altre”
e al mattino ricomincio
con nuovi uccelli e lenzuoli bianchi
che si asciugano al sole.
Tu non sarai mai qui
ad annaffiare i fiori con la canna
e i vecchi soffitti che gocciolano
impregnati di pioggia
e la mia personalità
ch’è dissolta nella tua
quietamente, autunnalmente…
Il tuo cuore eletto
– eletto perché io l’ho scelto –
sarà sempre altrove
e io taglierò con le parole
i fili che mi legano
a quest’uomo particolare
del quale ho nostalgia
finché Ulisse diventi simbolo di nostalgia
e navighi per i mari
nella mente di ognuno.
Ogni giorno ti scordo
con passione
perché ti lavi dai peccati
del profumo e della dolcezza
e così purificato
entri nell’immortalità.
È un lavoro duro e ingrato.
Unica ricompensa, se alla fine
capirò cosa sia la presenza umana,
cosa sia l’assenza
o come funziona l’io
in tanta desolazione,
in tanto tempo
come nulla fermi il domani
il corpo continua a rigenerarsi
si alza e si corica sul letto
quasi abbattuto a colpi d’ascia
a volte infermo a volte innamorato
sempre con la speranza
che quanto perde in tatto
lo guadagni in sostanza.
Katerina Anghelaki-Rooke
18.6.14
la vita risponde
“Accadono cose che sono come domande,
passa un minuto,
oppure anni,
e poi la vita risponde”
Alessandro Baricco
17.6.14
15.6.14
un brivido di vita
Ho le braccia dolenti e illanguidite
per un'insulsa brama di avvinghiare
qualche cosa di vivo, che io senta
più piccolo di me. Vorrei rapire
d'un balzo e poi portarmi via, correndo,
un mio fardello, quando si fa sera;
avventarmi nel buio per difenderlo,
come si lancia il mare sugli scogli;
lottar per lui, finché non rimanesse
un brivido di vita; poi, cadere
nella più fonda notte, sulla strada,
sotto un tumido cielo inargentato
di luna e di betulle; ripiegarmi
su quella vita che mi stringo al petto -
e addormentarla – e anch'io dormire, infine...
per un'insulsa brama di avvinghiare
qualche cosa di vivo, che io senta
più piccolo di me. Vorrei rapire
d'un balzo e poi portarmi via, correndo,
un mio fardello, quando si fa sera;
avventarmi nel buio per difenderlo,
come si lancia il mare sugli scogli;
lottar per lui, finché non rimanesse
un brivido di vita; poi, cadere
nella più fonda notte, sulla strada,
sotto un tumido cielo inargentato
di luna e di betulle; ripiegarmi
su quella vita che mi stringo al petto -
e addormentarla – e anch'io dormire, infine...
No: sono sola. Sola mi rannicchio
sopra il mio magro corpo. Non m'accorgo
che, invece di una fronte indolenzita,
io sto baciando come una demente
la pelle tesa delle mie ginocchia.
sopra il mio magro corpo. Non m'accorgo
che, invece di una fronte indolenzita,
io sto baciando come una demente
la pelle tesa delle mie ginocchia.
Antonia Pozzi
14.6.14
il destino qualche volta...
Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta
incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi
l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora
cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo
passo. Questo si ripete infine volte, come un...a danza sinistra col dio
della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è
arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro.
Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel
vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far
entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai
sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una
sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in
alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia. E
naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia.
E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e
simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il
loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso.
Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
Murakami Haruki - Kafka sulla spiaggia
8.6.14
il quadro mai dipinto
Certe persone non si cercano, ma non si perdono, anche se non sono più in contatto materiale si continuano ad influenzare, come i pianeti, come fossero tenute unite da un legame invisibile, ma indissolubile.
Massimo Bisotti - Il quadro mai dipinto
così almeno vivi
Il pugno stretto intorno al cuore
allenta un poco la presa, e respiro
chiarore; ma si serra
di nuovo. Quando mai non ho amato
il mal d’amore? Ma questo si è' spinto
allenta un poco la presa, e respiro
chiarore; ma si serra
di nuovo. Quando mai non ho amato
il mal d’amore? Ma questo si è' spinto
oltre l’amore fino alla mania. Questo ha la stretta
ferrea del folle, questo è'
aggrapparsi alla cornice dell’insania, prima
di cadere ululando nell’abisso.
ferrea del folle, questo è'
aggrapparsi alla cornice dell’insania, prima
di cadere ululando nell’abisso.
Tieni duro dunque, cuore, Così almeno vivi.
Derek Walcott - Il pugno
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